Tuttavia non si tratta solo di luoghi e di eventi ma si tratta nel suo insieme di una complessa eredità civile, politica, umana e intellettuale su cui si fonda la nostra democrazia e la nascita della Regione Autonoma Valle d’Aosta con la Legge costituzionale del 1948. Si tratta inoltre di lieux de mémoire che la nostra comunità investe di una dimensione simbolica. Come scrisse lo storico Pierre Nora, dei luoghi di memoria Proust fu l’inventore e l’autore del «plus grand des romans de la mémoire» ma è la nostra società contemporanea che ha trasformato i luoghi delle memoria in Patrimonio.
Una rivoluzione semantica non priva di insidie che porta con sé il pericolo di una deriva che trasforma il ricordo in quella che Paul Ricoeur ha chiamato «la trappola del dovere della memoria». Questo progetto è consapevole della sfida che porta con sé e della necessità che sia anche l’osservatore ad avere uno sguardo obliquo e che i luoghi ma anche i nostri pensieri devono essere ormai “decontaminati” da una retorica celebrativa che li priva di senso e della loro più profonda natura che si disvela a noi il più delle volte col silenzio e la riflessione interiore.