Scheda

Valsavarenche

Centro Studi Émile Chanoux

Centre de Documentation Émile Chanoux

Il Sentiero dell’Europa

Le Chemin de l’Europe

La Valsavarenche

La Valsavarenche

Il Centro

Sede

Il Centro occupa il piccolo locale di quella che fu la scuola elementare di villaggio costruita in consorzio come bene comune nel 1821 dagli abitanti del villaggio di Rovenaud (1461 m) e amministrata da loro stessi, scuola del suo paese natale che Chanoux stesso ha frequentato. L’edificio, che contava al piano inferiore la latteria turnaria del villaggio, è ora comunale.

Inaugurazione

Domenica 17 maggio 2009, alla presenza del Presidente della Regione, Augusto Rollandin, del Senatore Antonio Fosson, del Deputato Roberto Nicco, dell’Assessore all’Istruzione e alla Cultura Laurent Viérin, del Sindaco di Valsavarenche, Pierino Jocollé, del Presidente dell’Istituto César Dujany. Di seguito alla inaugurazione, il prof. Paolo Momigliano Levi, responsabile del Progetto Interreg, ha curato la presentazione nella sala comunale di Dégioz di Valsavarenche, del documentario « La Traversée » realizzato da L’Eubage, sulla ricostruzione del tragitto verso l’esilio in Svizzera, nel maggio 1944, degli antifascisti autonomisti canonico Joseph Bréan e abbé Alexandre Bougeat, insieme a Amédée Berthod, dopo l’arresto e la morte della loro guida Émile Chanoux. Il documentario, di circa 50′, si avvale della lettura di passi di diari coevi, di testimonianze e di commenti di storici.

Concezione dell’allestimento e Allestimento del Centro documentario

Studio Arnaldo Tranti, Saint-Christophe.

Cura Scientifica

Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta / Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste, sotto la direzione del prof. Paolo Momigliano Levi, responsabile del Progetto Interreg.

Gli Scritti di Chanoux

Il locale ospita ora una selezione degli scritti (in forma di lettere, di saggi, di articoli, di brevi romanzi-récits, Tesi) di Chanoux (Rovenaud de Valsavarenche, 9 gennaio 1906 – Aosta, 19 maggio 1944), scritti che sostengono la sua scelta di opporsi al fascismo, contro l’accentramento dei poteri in capo allo stato, ed all’occupazione tedesca, dando vita ad una lotta di liberazione che preparasse una ricostruzione del paese, « la délivrance » della Valle d’Aosta, paese inalpino, caratterizzata da ampie forme di autogoverno e sostanziata dai principi democratici e pattizi del federalismo cantonale allargato a tutte le regioni che lo volessero, il modello svizzero, che vorrebbe applicato all’Europa, come sola garanzia per la Pace e in rispetto della personalità, ivi compresa la libertà di lingua e di culto, di ciascun popolo (dalla « Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine », riunione clandestina a Chivasso 19 dicembre 1943, con i Valdesi di Piemonte del Partito d’Azione, a cui Chanoux partecipò, a cui seguì la redazione de Federalismo e autonomie, pubblicato in edizione clandestina postumo nell’autunno del 1944 nei Quaderni dell’Italia Libera del Partito d’Azione, n. 26).
Gli scritti esposti sono accompagnati da documenti fotografici ed iconografici d’epoca. Il bureau dello studio notarile Chanoux arreda la stanza. Cura scientifica dell’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta / Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste, sotto la direzione del prof. Paolo Momigliano Levi, responsabile del Progetto Interreg.

Biblioteca

A disposizione dei visitatori, una biblioteca di titoli attorno alla storia contemporanea valdostana, alla Resistenza in Valle d’Aosta, e alcuni strumenti multimediali di approfondimento (Cd-Rom) della questione valdostana (in particolare, lo storico Federico Chabod anch’egli originario di Tignet en Valsavarenche, Joseph Bréan, Severino Caveri).

Storia

La riflessione, condotta, in anni tumultuosi, anche tramite articoli pubblicati in «La Vallée d’Aoste», organo degli emigrati che si pubblica a Parigi, di una singolare linearità e fecondità sin dal 1923 a 17 anni e continuata fino all’inverno 1944, a pochi mesi dall’arresto e dalla morte del 19 maggio 1944, è in forma critica e affronta i temi del primo dopoguerra ne La Grande Vaincue [l’Europa, la grande sconfitta], del nazionalismo, del patriottismo, del problema delle scuole di villaggio sotto l’attacco del centralismo, della lingua vietata del francese secolare in Valle e dismessa nelle Scuole dal regime fascista nel novembre del 1925, del bilinguismo, dell’emigrazione consistente dalle valli alpine dopo l’Unità, del radicale contrasto tra cattolicesimo e fascismo, del regionalismo studiato nell’ambito della associazione La Jeune Vallée d’Aoste nata nel 1925 anche dallo stesso Chanoux e sotto la presidenza dell’abbé Joseph-Marie Trèves, del problema della proprietà e dello sfruttamento delle Acque a scopo idroelettrico, dei Rus medievali di trasporto dell’acqua per irrigazione delle terre a valle, dei Beni Comuni amministrati dalle Consorterie, della sistemazione delle proprietà parcellari tipiche dell’agricoltura e dell’allevamento della montagna valdostana (avente una altezza media di 2.120 metri) che non permette l’accumulazione di capitali, della cultura e sua diffusione, delle scuole tecniche e superiori, delle miniere e dell’industria siderurgica a ciclo integrale della Cogne e società idroelettriche costruite tutte con capitali esterni alla Valle, del turismo nascente che vorrebbe controllato; egli individua in Essai sur l’organisation administrative de notre Pays [Saggio sull’organizzazione amministrativa del nostro Pays], l’état régional, federazione dei Comuni, a cui sono demandati, attraverso l’Assemblea deliberante in parte provienente dai Comuni, Assemblea elettiva reggitrice del Pays d’Aoste, titolare appunto di gran parte dei poteri dello stato nazionale. «Senza libertà politica la Valle d’Aosta non potrà svilupparsi economicamente e socialmente». Il federalismo è visto non solo come riconoscimento dei corpi intermedi, ma come soluzione ai conflitti e garanzia della Pace in Europa.

Monumento ai Partigiani

Lungo la strada regionale, a Molère, è stato realizzato sulla roccia dall’artista Rolando Robino, che fu partigiano in quella zona, il monumento che ricorda i partigiani e civili caduti nella Valsavarenche. Il villaggio di Rovenaud (1461 m) si trova sulla sinistra della strada regionale salendo verso il capoluogo di Valsavarenche (1541 m), che è Dégioz. Rovenaud si contraddistingue anche per la presenza di edifici secolari, tipici della costruzione in alta montagna realizzata dagli stessi abitanti con i manufatti del luogo (legno e pietra).

Valsavarenche

La Valsavarenche, inserita nell’area del Parco nazionale del Gran Paradiso, è una delle mete di alta montagna preferite dagli appassionati di alpinismo, di sci-alpinismo, di sci di fondo e racchette e di trekkings d’estate. Valle alpina laterale alla centrale e incastonata a sud fra le valli anch’esse laterali di Cogne e di Rhêmes, la Valsavarenche che dà il suo nome anche al paese sommitale, è ricca di fauna e flora alpine caratteristiche. Percorsa dal Savara, culmina, lungo i suoi assi o a ridosso, in montagne delle Alpi Graie di grande attrattiva come la parete Nord-Ovest del Gran Paradiso (4.061 m) e il relativo massiccio che investe la zona fino al Colle del Nivolet e celebri per le ascensioni come La Grivola (3.969 m), l’impressionante montagna di ghiaccio e di neve che si rimira anche dalla valle centrale; l’Herbétet (3.778 m), la parete Nord del Ciarforon (3.642 m ), la parete Nord del Grand-Noménon (3.488 m). Numerosi sono anche i ghiacciai. Il pianoro del Nivolet e il relativo colle (2.612 m) di comunicazione anche con la Valle dell’Orco in Piemonte (Ceresole Reale) fa sì che passando dal Colle della Galisia a 3.000 metri si traversi su Tignes / Val d’Isère in Francia. La Valsavarenche un tempo più abitata, conta ora 170 abitanti.

Informazioni utili

Entrata Gratuita

Contatti

Rovenaud · 11010 Valsavarenche
+39 0165 905 703
info@comune.valsavarenche.ao.it
biblioteca.valsavarenche@gmail.com

Referente

Comune di Valsavarenche

Visite Guidate

Visite su richiesta, si prega di telefonare od inviare un’email ai contatti di cui sopra.

Lingue Parlate

Francese, Italiano.

Come Arrivarci

Valsavarenche è raggiungibile tramite la strada regionale da Villeneuve posto sulla strada statale n. 26 proseguendo da Aosta per il monte Bianco o venendo dai Tunnels.
Valsavarenche dista 28 km da Aosta capoluogo e 145 da Torino; 47 km dal Traforo del Monte Bianco (Francia); 60 km dal Traforo del Gran San Bernardo (Svizzera).
La Valle d’Aosta è percorsa interamente dalla strada statale n. 26 e fino ad Aosta dalla ferrovia proveniente da sud. Da Villeneuve, parte anche la linea della corriera fino a Valsavarenche.

Opera di Riferimento

Émile Chanoux

Écrits
A cura di Paolo Momigliano Levi che sottoscrive anche l’ampio Guide du Lecteur, Institut d’histoire de la Résistance en Vallée d’Aoste, Imprimerie Valdôtaine, Aoste 1994 ; vedasi anche in questo Sito nella sezione intitolata a Chanoux, la edizione elettronica di questi stessi Écrits, con gli Apparati (Indice; Linee biografiche ) e cronistoria della pubblicazione degli Écrits.

Biografie su Émile Chanoux

Joseph Bréan

“Tu n’es pas mort!” Émile Chanoux martyr de la Résistance valdôtaine
Aoste 1960 (preceduto da una edizione a cura dell’Académie Saint-Anselme nel suo 36ème Bulletin, 1959)

Paolo di Martino

“Lassù i rumori del mondo non arrivano”. Cronaca dell’arresto e della morte di Émile Chanoux maggio 1944
Aosta 2000

Simon Goyet

Émile Chanoux l’uomo dietro al mito
Aosta 2008

Silvana Presa

Je te raconte Émile Chanoux
Aoste 2011

Bibliografia essenziale

Risorse Online

In questo stesso Sito dell’Istituto, nella relativa Sezione dal Menu principale intitolata a Émile Chanoux, si può leggere l’edizione 1994 degli Écrits, con Indice, apparati biografici e cronistoria della pubblicazione.
Inoltre, presso il Sito della Fondation Chanoux, in www.fondchanoux.org, si può trovare una ampia sezione dedicata a Chanoux e al pensiero federalista, con estese ricerche bibliografiche ragionate e ricerca di articoli di stampa del secondo dopoguerra su Émile Chanoux (ricerca condotta da Joël Da Canal).

Projet Interreg III A Alcotra n. 62, Unione Europea / Union Européenne 2003-2008

Ente capofila
Regione Piemonte

Fra gli Enti partners, Alpi occidentali
Regione Autonoma Valle d’Aosta/Région Autonome Vallée d’Aoste

Ente scientifico per la Valle d’Aosta
Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta/Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste, sotto la direzione del prof. Paolo Momigliano Levi, responsabile del Progetto Interreg. Presidenze Giulio Dolchi (†20 ottobre 2003), Piero Lucat, Ernest Breuvé (†12 aprile 2008), César Dujany

Direzione
Prof.ssa Silvana Presa